Prende il via la nuova stagione di pesca e con essa l’impegno di Legambiente Umbria nella difesa dei fiumi della Valnerina e dell’Umbria

Prende il via la nuova stagione di pesca e con essa l’impegno di Legambiente Umbria nella difesa dei fiumi della Valnerina e dell’Umbria

Non è facile in Umbria impegnarsi per la salvaguardia degli ecositemi acquatici quando sono tanti i “nemici dei fiumi” e le difficoltà da affrontare.

Riprende il via la nuova stagione di pesca e con essa l’impegno di Legambiente Umbria nella difesa dei fiumi della Valnerina e dell’Umbria, nella convinzione che le risorse ambientali e gli ecosistemi sono un patrimonio indispensabile e irrinunciabile per la comunità regionale.

Gli ecosistemi fluviali, lacustri e le zone umide regionali costituiscono una componente fondamentale per la conservazione del la biodiversità in Umbria. Sono però fra i più a rischio, infatti il declino della biodiversità è molto più ampio nelle acque interne che negli ecosistemi terrestri e marini, in quanto molte linee di invertebrati e vertebrati hanno evoluto un’elevata diversità in alcuni sistemi idrici.

La modificazioni e le frammentazioni degli habitat, la modifica di alcuni parametri chimico – fisici e il cambiamento climatico sono tra i principali fattori di perdita di biodiversità degli ecosistemi acquatici. Sicuramente l’introduzione delle specie esotiche rappresenta la principale minaccia alla biodiversità per le acque dolci. Infatti le specie endemiche sono potenzialmente esposte a maggiori rischi di estinzione. In Umbria tale rischio appare particolarmente elevato, poiché più alto che altrove è il numero di specie endemiche con areale limitato. Diventa pertanto prioritario salvaguardare la ricchezza floristica e faunistica tipica delle acque dolci superficiali regionali.

Occorre l’impegno di tutti, amministrazione regionale, enti locali, soggetti economici, associazioni ambientaliste e sportive, cittadini, affinchè i principi generali delle normative regionali, nazionale ed europea vengano tradotti in modelli di gestione e di valorizzazione delle aree protette regionali. Per garantire un futuro alla Valnerina e più in generale al patrimonio naturale regionale, bisogna far coesistere in modo virtuoso la necessità di conservazione e tutela delle risorse ambientali, storiche e culturali, con la valorizzazione e lo sviluppo di attività economiche, sociali e ludico sportive.

Legambiente Umbria continuerà nel suo impegno in difesa degli ecosistemi acquatici della Valnerina e dell’intera regione potendo contare su una indiscussa esperienza, su solide basi scientifiche grazie anche al supporto e alle collaborazioni che negli anni sono state attivate con il mondo scientifico e sull’impegno e la passione dei tanti volontari dell’associazione.

I numeri della gestione del 2022 

Legambiente Umbria continua nell’impegno e nel lavoro avviato nel 2019, quando dopo oltre 5 anni di “lontananza forzata” è tornata ad occuparsi della Gestione degli ecosistemi acquatici della Valnerina ed i numeri della gestione del 2022 sono alla base delle nuove sfide che l’associazione intende portare avanti.

Il gruppo di lavoro e ruoli

Un gruppo di lavoro formato da dodici persone con competenze e ruoli diversi.
Una persona assunta con contratto a tempo indeterminato
Due persone assunte con contratto co.co.co nel periodo maggio/agosto
Otto Guardie ittiche con decreto per operare in Provincia di Perugia e in quella di Terni
Un coordinatore della vigilanza
Un volontario incaricato di coordinare le attività di monitoraggio, le iniziative territoriali, i rapporti con Amministrazione regionale e le associazioni di pesca sportiva
Un referente della della gestione amministrativa del progetto
Due volontari impegnati nella comunicazione

Cosa è stato fatto

  • 2289 ore di vigilanza ittica;
  • 300 ore di manutenzione ordinaria (tabellazioni, raccolta rifiuti, ecc);
  • 350 ore di attività accessorie (monitoraggio, comunicazione, gestione amministrativa, attività di coordinamento, ecc)
  • oltre 140 km di sponde fluviali (dx e sn idrografica) tabellate
  • pulizia periodica sentieri e piazzole dai rifiuti abbandonati
  • campagna di monitoraggio delle fauna ittica – da giugno e ottobre con il supporto scientifico dell’Università di Perugia;
  • campagna di monitoraggio delle portate del fiume Nera e del fiume Corno;
  • oltre dieci segnalazioni ai CCFF e alla Regione per il mancato rispetto delle norme

Altri numeri 

  • 1706 utenti registrati sulla piattaforma web app di prenotazione del sito www.neranokill.it;
  • 1625 presenze registrate nel periodo di apertura dei tratti no kill della Valnerina (1 aprile/30 aprile 2021)

 

Per conoscere nel dettaglio le attività svolte da Legambiente Umbria nel 2022 nell’ambito della gestione degli ecosistemi acuatici della Valnerina puoi scaricare la relazione presentata alla Regione Umbria in sede di rendicontazione