Legambiente Umbria ha presentato le sue osservazioni: l’obiettivo primario del Piano ittico è la tutela della biodiversità delle comunità ittiche, la pesca deve concorrere alla loro salvaguardia e può essere elemento qualificante dello sviluppo locale sostenibile
Legambiente Umbria, dopo aver partecipato alla Conferenza preliminare di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del 19 febbraio scorso, ha presentato alla Regione Umbria le sue proposte ed osservazioni alla procedura di VAS per la redazione del Nuovo Piano Ittico esennale.
Come si può leggere dal Documento Istruttorio “Piano per la tutela e la conservazione del patrimonio ittico e per la pesca sportiva – L.R. 15/2008. Adozione del Documento Preliminare e avvio del processo di VAS” approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione N. 1394 del 28/12/2023, il Piano ittico si pone come obiettivo la tutela della biodiversità delle comunità ittiche, garantendo il mantenimento delle funzioni plurime degli ecosistemi acquatici definendo indirizzi in materia di pesca sportiva e di gestione sostenibile degli ecosistemi acquatici.
E’ lo stesso obiettivo generale enunciato anche nel vigente Piano Ittico, approvato nel 2017 e nelle normative nazionali e europee alle quali fa riferimento.
Purtroppo però, nonostante la completezza e la bontà dell’impianto, il Piano Ittico del 2017 è stato carente nella sua applicazione e nella incapacità di intervenire rispetto alle criticità, ad esempio con il mancato recepimento e osservanza delle disposizioni europee di divieto di immissioni di specie alloctone, nel peggioramento della qualità delle acque, nella difficoltà delle popolazioni ittiche di autosostenersi.
Cosa chiede Legambiente Umbria
L’auspicio di Legambiente Umbria è che con la definizione del Nuovo Piano Ittico e i conseguenti regolamenti, si abbandoni definitivamente la tendenza a non compiere scelte precise e chiare e ci si impegni invece maggiormente per la salvaguardia degli ecosistemi acquatici, come indicato dalle direttive europee.
Occorre anche coinvolgere adeguatamente le associazioni di pesca sportiva, le società di pesca professionale e le associazioni dilettantistiche di sport acquatici, promuovendo senso di responsabilità, consapevolezza e conoscenza delle priorità gestionali e della necessità del raggiungimento degli obiettivi generali del Piano Ittico.
Di seguito il documento con le osservazioni di Legambiente Umbria inviato alla Regione Umbria e alla III Commissione Consiliare