La “vera” versione di come è andata la Consulta Ittica regionale sulla pesca sportiva
Ma a quale consulta hanno partecipato le associazioni di pesca sportiva?
Il giornalista di Tuttoggi che ha scritto l’articolo Pesca: Umbria al palo, senza immissioni di trote e con l’incubo cormorani verifica le notizie o si limita a fare il megafono di qualche associazione piscatoria più interessata a coltivare i propri interessi di bottega piuttosto che quelli della collettività?
La Consulta Ittica regionale sulla pesca sportiva alla quale era presente anche Legambiente Umbria, si è riunita lunedì 13 gennaio alle ore 16,30. I partecipanti hanno potuto discutere soltanto due dei sei punti all’ordine del giorno a causa di un guasto elettrico che interessava l’intero palazzo regionale e che ha costretto quindi ad interrompere l’incontro alle 18,00.
Il primo argomento trattato è stato il tema del declassamento da acque principali a secondarie per il lago di Piediluco, il lago diAlviano e per quello di Corbara. Una proposta di FIPSAS che ha avuto il parere favorevole di tutte le associazioni presenti, compresa Legambiente.
Il secondo ed ultimo argomento è stato illustrato dagli Uffici regionali e ha riguardato l’aggiornamento sullo studio del rischio presentato ad ISPRA al fine di ottenere la deroga per le immissioni di trote iridee femmina sterili e trote fario atlantiche (i circa 150 kg ancora presenti presso l’impianto ittiogenico di Borgo Cerreto) da effettuare in occasione di gare di pesca sportiva. Deroga che ancora ISPRA non ha concesso, come ampiamente spiegato dagli uffici regionali.
Gli altri argomentio trattati a margine dell’ordine del giorno
Ovviamente a corredo dei due argomenti trattati non poteva mancare la ormai “tradizionale” polemica delle associazione di pesca sportiva. Infatti qualsiasi occasione è buona per osteggiare il progetto di salvaguardia e conservazione della trota mediterranea che la Regione Umbria sta portando avanti ormai da anni con il supporto tecnico e scientifico dell’Università di Perugia.
I tecnici dell’Università di Perugia e quelli degli uffici regionali hanno illustrato lo stato di avanzamento del progetto: attualmente sono presenti presso l’impianto ittiogenico di Borgo Cerreto circa 300 riproduttori di trota mediterranea di tre anni e la produzione di uova di questo inverno è stata soddisfacente. A giugno saranno reintrodotte circa 150.000 uova e 300/400 trotelle di circa 9/12 cm per assicurare il rafforzamento delle popolazioni autoctone.
E’ stato chiarito inoltre che i recenti monitoraggi effettuati nell’ambito del progetto Life Imagine dimostrano, in modo incontrovertibile, che su tutto il bacino del Nera la popolazione di trote è ben strutturata e presente in abbondanza. Ma ovviamente “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e raccontare purtroppo che il fiume Nera è un fiume morto e senza trote è lo sport preferito di molti pescatori.
Non possiamo non sottolineare, un po’ sbigottiti e un po’ sdegnati, che ancora oggi le associazioni di pesca sportiva chiedono immissioni pronto pesca quando questa pratica è chiaramente vietata da norme nazionali ed europee. Fanno finta di non ricordare che le eventuali immissioni sono consentite su specifica presentazione di deroga all’ISPRA e a fronte di uno studio dettagliato del rischio. Infine continuano a chiedere l’apertura della pesca alla trota a fine febbraio, quando la Regione Umbria ha deliberato da tempo l’apertura a questa specie ittica l’ultima settimana di marzo a tutela delle fasi riproduttive delle popolazioni di trota (a febbraio ancora sono presenti in abbondanza i letti di frega).
La Consulta Ittica regionale sulla pesca sportiva è riconvocata per il pomeriggio di lunedì 20 marzo per portare a termine l’ordine del giorno. L’auspicio è che la prossima volta Tuttoggi verifichi le notizie e senta le varie campane, così da evitare di divulgare fake e notizie imprecise che nuocciono ad una informazione corretta e veritiera.
Per conoscere in dettaglio gli argomenti all’odg della prossima consulta:
Convocazione consulta pesca sportiva 20 marzo 2023